Guida Buenos Aires: tutto sulla città di Papa Francesco

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Guida alle bellezze di Buenos Aires: cosa vedere, cosa fare e come divertirsi/Roma – Il fatto che sia la città natale del nostro nuovo Pontefice è solo una delle mille ottime ragioni per volare dall’altra parte dell’oceano alla scoperta della splendida capitale dell’Argentina. Esuberante e cosmopolita, Buenos Aires sprizza fascino da ogni angolo, con la sua architettura decadente e gli eleganti caffè d’epoca in cui discutere di calcio o di politica ad ogni ora. Una città dove i colori vivaci delle lamiere e le viuzze acciottolate vedono ogni anno feste, manifestazioni culturali e commemorazioni che rispecchiano l’animo di un popolo forte contro ogni avversità.

Il periodo estivo è di sicuro il più gettonato dai turisti, anche se l’afa del giorno sembra insopportabile, le torride notti d’estate sono un’esperienza impagabile. L’inverno è mitigato dal mare, ma per non restare congelati è meglio evitare le passeggiate notturne, vista l’escursione termica. Infine la primavera e l’autunno, seppur considerati periodi di bassa stagione, sono i migliori per andare alla scoperta della città.

COSA VEDERE

Il cuore pulsante della città è Plaza de Mayo, in memoria della rivoluzione per l’indipendenza argentina che ha avuto inizio nel maggio del 1810. La piazza è il fulcro della città fin dal 1580 e, da sempre, è il luogo in cui si svolgono le maggiori manifestazioni politiche come gli scontri del 2001 a causa della crisi economica e la storica dimostrazione del 17 ottobre 1945 in cui il popolo chiese la liberazione di Juan Domingo Peron, l’indimenticabile Presidente. Qui, oltre alla Cattedrale di Buenos Aires e alla Casa Rosada, è possibile ammirare il Cabildo e il May Piramid. Se poi volete vivere un’esperienza profondamente emozionante, il giovedì pomeriggio vi basterà unirvi alla folla che si stringe attorno alle madri dei desaparecidos che qui si riuniscono ogni settimana.

Per gli amanti del tango è d’obbligo una passeggiata a La Boca, il quartiere del porto, dove potrete assistere ad uno spettacolo dal vivo e farvi incantare dalle coloratissime case del Caminito, mentre i mercatini di San Telmo con i ninnoli ed i vestiti colorati sono un giro imperdibile per chiunque sia in cerca di souvenir originali.

MUSEI

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Per chi invece ha bisogno di una veloce, ma intensa infarinatura sull’intera storia Argentina c’è il Museo Historico National, mentre il Museo de la Ciudad ospita di continuo mostre dedicate alla splendida capitale. Gli appassionati delle armi esulteranno alla vista delle mitragliatrici, bazooka e lanciarazzi che affollano il Museo de Armas, come gli sportivi non potranno perdersi il Museo de la Pasion Bouquense, in cui è racchiusa la storia dello stadio Bombonera e di alcuni grandi calciatori come Maradona.

A proposito di idoli, Buenos Aires è costellata di omaggi alle grandi personalità argentine che si sono distinte in tutto il mondo, una su tutti: Eva Peron, donna di impareggiabile carisma che al fianco del marito presidente ha fatto tanto per le classi meno agiate e l’emancipazione femminile. Il Museo di Evita ne conserva intatto il ricordo, caro a tutti gli argentini e non solo.

Il Museo Nacional de Bellas Artes è il luogo perfetto per tutta la famiglia, qui anche i bambini potranno imparare divertendosi immersi nella cultura, mentre al MALBA (Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires) potrete ammirare, tra i giochi di luce proiettati dalle pareti vetrate, le opere di Xul Solar, Antonio Berni, Diego Rivera e della celebre Frida Kahlo collezionate dal mecenate Eduardo Costantini.

 

MONUMENTI

Il luogo più rappresentativo dal punto di vista politico a Buenos Aires è senza ombra di dubbio la Casa Rosada in Plaza de Mayo, sede centrale del potere esecutivo e degli uffici presidenziali. L’insolito colore e l’architettura eclettica della facciata meritano ben più di uno scatto. Altro simbolo della capitale, nonché monumento nazionale e punto d’incontro per manifestazioni e commemorazioni, è l’Obelisco in Plaza de la Republica, eretto dall’architetto Alberto Prebisch nel 1936.

Città profondamente cristiana, basti pensare che i cattolici sono circa il 90% della popolazione, Buenos Aires pullula di chiese incantevoli e per tutti i gusti. Per chi volesse visitare la sede in cui Papa Francesco svolgeva le sue funzioni in qualità di arcivescovo, è sufficiente raggiungere la Catedral Metropolitana. Al suo interno c’è il sacrario del Generale San Martin, eroe dell’indipendenza, mentre all’esterno arde in suo onore una fiaccola eterna.

Mentre per chi volesse rendere omaggio agli artisti e alle personalità più illustri dell’Argentina è d’obbligo una visita del cimitero monumentale della Recoleta, suggestivo ed emozionante. L’omonimo quartiere è famoso per quell’aura un po’ retrò dei tanti caffè che lo popolano e per i dettagli d’architettura francese che è possibile ammirare nelle piazze, parchi e palazzi.

 

COSA MANGIARE

L’Argentina vanta una tradizione enogastronomica da leccarsi i baffi, con la sua carne di qualità eccelsa e i piatti prelibati conosciuti in tutto il mondo. La capitale vanta prezzi estremamente moderati per la ristorazione, quindi potrete gustarvi una gustosa bistecca senza spendere un occhio della testa. Ma fate attenzione, viste le abitudini dei locali, la cena non è servita prima delle 9 di sera.

A Palermo Viejo ci sono decine di ristoranti che servono piatti ricercati e chic, mentre al Cumanà in zona Recoleta potrete assaggiare le empanadas, i calzones, dell’ottima pizza e la cazuela: un sostanzioso stufato con melanzane, patate, carne e grano.

Se siete amanti dei piatti unici, al Del Establo, zona San Telmo, non avete che l’imbarazzo della scelta! Il vino della casa è ottimo per mandar giù la carne saporita di questa tipica parrilla. Sempre nel quartiere di San Telmo, il Don Ernesto offre un ottimo filetto di manzo con purée de papas, da provare anche le ottime salsicce di chorizo e morcilla.

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BUENOS AIRES DI NOTTE

Dopo cena, Buenos Aires è un concentrato di divertimento e mondanità unico nel suo genere. La zona di maggior tendenza è Plaza Serrano, a Palermo Viejo, costellata di club e locali alla moda in cui bere qualcosa e ballare fino alle prime luci del mattino. Unico avvertimento: il dress code dei locali è molto rigido e chic, quindi sarà meglio lasciare in albergo le infradito…

Lo storico Cafè Tortoni, amatissimo dai locali per essere il più antico club del paese, oggigiorno è frequentato in prevalenza da turisti e gli spettacoli di tango si susseguono senza sosta in un salone separato, dalle 21.30 alle 23.00.

Se siete in cerca di qualcosa di meno turistico, il Bar Sur è quello che fa per voi. Qui ci sono appena dodici tavoli fiocamente illuminati, e gli agili ballerini riescono a destreggiarsi tra i bicchieri degli avventori senza rovesciarne nemmeno uno, regalando uno spettacolo sublime che attira appassionati di tango da ogni parte del mondo.

In un antico edificio in ferro battuto sorge il bellissimo Palacio Alsino, uno dei locali maggiormente in voga al momento: il venerdì è interamente dedicato al ballo nazionale, mentre il sabato spesso suonano DJ di fama mondiale. E se avete bisogno di una boccata d’aria, vista la calca che qui regna sovrana, i sofà del balcone al piano superiore fanno al caso vostro.

 

COME ARRIVARE E COME MUOVERSI

La città è servita due aeroporti: il più piccolo è l’Aeroparque Metropolitano Jorge Newbery, ad appena 4 chilometri dal centro, vicino al Rìo Plata; mentre lo scalo principale è quello dell’Aeroporto Ministro Pistarini/Ezeiza, che si trova a 37 chilometri dal centro ed è uno dei maggiori di tutto il Sud America. Giunti qui, è possibile raggiungere il cuore della città in 40 minuti grazie alla compagnia di autobus Manuel Tienda Leòn, mentre la linea 86 compie lo stesso tragitto in circa due ore.

Se volete girare la città come i residenti, vi consigliamo di usare il colectivo, ovvero l’ampia rete di oltre 180 linee di autobus urbani che collega 24 ore su 24 tutta la provincia di Buenos Aires.

In alternativa potete sempre optare per il subte, sarebbe a dire la metro, che grazie alle sue cinque linee copre tutta l’area urbana della città. Prendendo la vecchia linea A, costruita nel 1913, potrete ammirare le vetture d’epoca utilizzate agli inizi del XX secolo, mentre per viaggiare velocemente da nord a sud c’è la premetro, linea di superficie che si raccorda alla metropolitana.

 

Silvia Fanasca

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