Creta: guida a Cnosso e Festo

Il fascino archeologico di Creta \ Roma – Se siete abituati a pensare a Creta come meta ideale per le vacanze estive grazie alle sue splendide e rinomate spiagge, è forse opportuno ricordare che la famosa isola custodisce il prezioso ricordo di un’antica e affascinante cultura. In particolar modo Cnosso e Festo rappresentano i siti archeologici più importanti della civiltà minoica, luoghi incantevoli che meritano di essere scoperti.

  • Cnosso. Arroccata nella parte centrale dell’isola di Creta e a pochi chilometri dalle acque del mar Egeo sorge la città di Cnosso, luogo suggestivo che da sempre richiama l’attenzione di milioni di turisti che giungono ad ammirarlo da ogni angolo del mondo. Nota come la “città del labirinto”, Cnosso è uno dei luoghi più emblematici della civiltà e della mitologia greca: il suo basso colle fu abitato per la prima volta poco prima del 7000 a. C., e nel giro di tremila anni diventò il centro più esteso e importante dell’intera Grecia.

Fu proprio in questa città che venne costruito il celebre e maestoso Palazzo di Minosse. Eretto per la prima volta intorno al2000 a.C., l’edificio venne successivamente distrutto da una violenta eruzione vulcanica nel 1700a.C.; i resti attualmente visibili sono quelli del secondo palazzo, la cui grandezza e la cui complessa struttura lo hanno reso palcoscenico ideale del famoso mito del Minotauro. Si narra che il re Minosse avrebbe fatto costruire sull’isola di Creta un grande labirinto per rinchiudervi il feroce Minotauro, essere mostruoso nato dall’unione della moglie del re, Pasifae, con un toro. La leggenda vuole che il Minotauro si cibasse ogni anno di sette fanciulle e altrettanti ragazzi ateniesi, motivo per cui il sovrano della città, Teseo, decise di ucciderlo: aiutato dal famoso filo che Arianna lasciò scorrere lungo il percorso da lui stesso fatto per raggiungere il Minotauro, Teseo riuscì a uscire dal labirinto seguendo la strada indicatagli dal filo.

Ed è proprio questo il clima che si respira passeggiando tra i resti dell’antica città di Cnosso: storie mitologiche e grandi fasti di una civiltà che seppure scomparsa continua a vivere tra le rovine di quei palazzi che l’hanno rappresentata e resa maestosa per lungo tempo. Gli affreschi colorati che si possono ancora ammirare raccontano infatti le credenze religiose, la vita, gli usi e i costumi di chi abitò questo luogo. La prima cosa che colpisce chi visita i resti della città di Cnosso è senza dubbio la maestosità dell’edificio centrale, a testimonianza di un’indiscussa egemonia del popolo cretese sul mar Egeo. Il palazzo di Minosse permetteva a Cnosso di dominare il territorio circostante, di essere un centro di irradiazione di una delle civiltà più splendenti della preistoria greca ed europea. Ma questo sito archeologico, uno dei più importanti al mondo, ci mette di fronte a un vero e proprio complesso fatto di luoghi di culto, palazzi reali e centri amministrativi da non trascurare durante la visita.

  • Festo. L’indissolubile legame tra storia e mitologia caratterizza anche questa città, dove si respira a pieni polmoni un’atmosfera ineguagliabile. Più piccola di Cnosso e situata nella fertilissima piana della Massara – a sud dell’isola di Creta –, la città ha avuto il suo massimo sviluppo intorno al 2000 a.C. quando divenne un importante centro commerciale. Appena si raggiunge il sito appare chiaro il motivo per cui i minoici abbiano scelto proprio questo luogo dove stanziarsi: la posizione è strategica e la vista spettacolare.

I resti di due importanti palazzi sovrapposti – uno del XXVI secolo a.C. e uno del 1400 – dominano l’intera area, ma ciò che colpisce non appena si raggiunge il sito è una scala monumentale dalla quale è possibile ammirare un panorama davvero mozzafiato. Se prima di recarsi a Festo si ha avuto la possibilità di ammirare la maestosa Cnosso, si viene pervasi da un senso di smarrimento: l’assenza di guide e la parziale inaccessibilità di questo sito rendono difficile l’interpretazione dei ruderi circostanti, pertanto è fondamentale attivare la propria fantasia per immaginare e capire come si presentava il centro abitato quando era ancora integro. Nonostante ciò le aspettative non vengono deluse. La notorietà del Palazzo di Cnosso molto spesso tende a sminuire l’importanza di Festo che invece, a detta di molti turisti, è un luogo dal fascino indiscutibile. La sala delle colonne di alabastro che conduce agli appartamenti reali, i magazzini, i pozzi, la strada lastricata, le celle con i pìthoi sopperiscono alle relative “ridotte” dimensioni della pianta del complesso. Anche qui si susseguono diversi palazzi che si snodano attorno a un nucleo centrale, e anche qui, come a Cnosso, regna un’antica leggenda che ruota attorno a quello che è conosciuto come il Disco di Festo, manufatto in terracotta ancora avvolto nel mistero. Nonostante i numerosi tentativi, i simboli che decorano il disco rimangono infatti tuttora indecifrabili e, cosa che suscita maggior stupore, appaiono come “stampati” e non come incisi, un enigma che fa crescere la curiosità degli appassionati di storia e mitologia.

Non esitate pertanto a inoltrarvi nell’entroterra. Creta non deluderà le vostre aspettative neppure quando vi lascerete alle spalle le sue spiagge e le sue acque dall’indiscussa bellezza. Solo qualche consiglio utile: per godere appieno delle meraviglie di Cnosso e Festo evitate di visitare i siti archeologici durante le ore più calde; da preferire il mattino presto e il tramonto, e i mesi estivi meno caldi: ideali quelli di giugno e settembre, sia per le temperature più miti che per la minor affluenza turistica che caratterizza questi periodi dell’anno.Ricordate in ultimo di portare con voi un copricapo e dell’acqua, poche accortezze che renderanno ancora più piacevole quello che può essere senza alcun dubbio definito un vero e proprio viaggio“zaino in spalla”.

Ilaria Bonanno

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