Cosa vedere a… Berlino: la Porta di Brandeburgo

Berlino, Porta di Brandeburgo (GettyImages)

Il monumento di oggi è la Porta di Brandeburgo \ Roma – Un’imponente opera dallo stile neoclassico nata per simboleggiare l’unione della popolazione e arrivata, infine, a rappresentare l’intera città. La Porta di Brandeburgo fu costruita in tre anni, tra il 1788 e il 1791, da Carl Gotthard Langhans che prese spunto dalla ricostruzione dei Propilei di Atene pubblicata da Leroy nel Ruines des plus beaux Monuments de la Grèce nel 1758. L’imponente opera venne collocata presso l’estremo occidentale del viale Unter den Linden, in prossimità della Pariser Platz.

Con un’altezza di 26 metri e una larghezza di 65 l’opera non è certo particolarmente imponente ma i progressi arricchimenti a cui è stata sottoposta la rendono davvero di una bellezza mozzafiato. Le strutture laterali, che solo apparentemente sembrano completarla, furono in realtà aggiunte nel 1868 da Johann Heinrich Strack e la quadriga che ne adorna la sommità fu creata nel 1794 da Johann Gottfried Schadow.

Quest’ultima è stata soggetta a diverse disavventure: Napoleone I la portò a Parigi come bottino di guerra nel 1807 e lì rimase per ben 7 anni fino a quando i prussiani non la ricondussero a casa. Danneggiata poi durante la Seconda Guerra Mondiale e nel Capodanno 1989, è comunque giunta splendente sino ai giorni d’oggi.

Un’opera davvero significativa non solo artisticamente parlando ma anche come simbolo della storia di un intero Paese.

Francesca Testa

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