Venezia, Salone Europeo della Cultura

Mostra alla Biennale di Venezia (GettyImages)

Il Salone europeo della cultura di Venezia, dal 23 al 25 novembre \ Roma – Tre giorni per far risplendere la cultura in laguna: ecco quale è lo scopo del Salone della Cultura, evento che si terrà a Venezia dal 23 al 25 novembre. Per l’occasione è stato scelto di allestire lo spazio espositivo nell’area magazzini Ligabue, vicino al terminal di San Basilio. Ma scopriamo direttamente dalle parole dell’organizzatore, Filiberto Zovico, in cosa consiste questo importante appuntamento:

”Venezia 2019-Salone Europeo della Cultura- sarà la piattaforma di lancio del progetto di candidatura de Le Venezie a Capitale Europea della Cultura 2019. La manifestazione, che quest’anno lancia il binomio cultura-economia, con il coinvolgimento del sistema fieristico veneto, imprese, istituzioni e mondo accademico, si articolera’ in 4 sezioni che esprimono le nuove tendenze della cultura contemporanea: il Salone dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Restauro, Open Design Italia, Nuove tecnologie digitali per la cultura e Restauri Aperti. […] Scopriremo che Venezia e’ tutt’altro che una ‘bella addormentata’ come in molti tendono a credere, ma un cantiere di innovazione. E ospiteremo grandi protagonisti del dibattito culturale ed economico dei due Paesi, in un momento strategico per la stessa Unione Europeo”.

Uno sguardo verso il futuro dunque ma con prospettiva a 360 gradi: l’unione tra cultura e economia mira infatti a mostrare come, in un periodo difficile, l’arte possa diventare motore per un risveglio economico, avviando così una collaborazione che possa giovare ad entrambi i fronti. A tale scopo sono state create quattro sezioni, tutte ricche di appuntamenti, workshop e iniziative di vario genere: Il Salone dei beni e delle attività culturali e del restauro, Open Design Italia, concorso-mostra-mercato che promuove la pratica degli autoproduttori, Restauri aperti, occasione per illustrare alcuni grandi progetti di interventi a Venezia gà in fase di realizzazione e, infine, Nuove tecnologie digitali per la cultura, momento per approcciare tutte le nuove forme con le quali la cultura si trasmette.

Tanta carne al fuoco dunque per un evento che porta la cultura in piazza, rendendola accessibile a tutti e offrendo nuovi stimoli per una evoluzione costante di ciò che ha reso grande il nostro Paese.

Francesca Testa

fonte: Ansa

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