Venezia, guida ai giardini segreti della città

Giardini segreti Venezia-Getty Images

Giardini storici artistici a Venezia/Roma-Celebrata soprattutto per i suoi canali, Venezia offre in realtà ampi spazi di verde che, nascosti tra calli o sulle isole della laguna, regalano momenti di relax e quiete lontano dalla folla di Piazza San Marco. Oltre a quelli pubblici, molti giardini sono racchiusi in palazzi di grande interesse storico-artistico, oppure crescono verticalmente creando nuvole di colore tra i palazzi del centro. Ecco una guida ai giardini segreti più belli di Venezia:

 

  • Giardini Napleonici: questi giardini pubblici si trovano nel sestiere di Castello, nella zona a est nella città. Voluti da Napoleone all’inizio dell’800, vennero coltivati con tigli, platani, bagolari e pittospori che oggi regalano ampi spazi d’ombra e di fresco nelle giornate estive. L’antico caffè del giardino, che si trova su una collina a ridosso del mare, è invece stato trasformato in un padiglione della Biennale e viene utilizzato solo in concomitanza con la manifestazione.
  • Ca’ Zenobio: le architetture barocche di Ca’ Zenobio, dei pressi di Dorsoduro, nascondono un ampio giardino, oggi proprietà della Congregazione Armena Mecaristica. I ponticelli e gli archi, che denotano la struttura ottocentesca dello spazio, sono decorati da diverse varietà di rose e da alti cipressi. Lo splendido pavimento dei vialetti termina nella biblioteca di Temanza, uno esempio perfetto di architettura palladiana ancora oggi a disposizione degli studenti. Per maggiori informazioni sul giardino di Ca’ Zenobio, clicca qui.

 

  • Fondazione Querini Stampalia: quando la Fondazione Querini Stampalia si insediò nel palazzo di Santa Maria Formosa affidò il restauro del giardino a Carlo Scarpa. Il famoso architetto scelse di incentrare la struttura dello spazio sull’elemento dell’acqua, che infatti venne scelta per regolare le proporzioni tra gli spazi verdi dell’edificio. Da una scultura marmorea sorge un corso d’acqua che, attraversato un prato sopraelevato, scende in un gocciolatoio e infine in un pozzo. Per maggiori informazioni sul giardino della Fondazione Querini Stampalia, clicca qui.


  • Isola di Sant’Erasmo: l’isola, che si trova a pochi chilometri da Piazza San Marco, fornì per secoli Venezia di frutta e verdura fresca. Ancora oggi gli orti delle aziende agricole producono specialità locali come i carciofi violetti e i cardi, poi venduti ai ristoranti della città. Durante i weekend, i veneziani in cerca di verde affollano Sant’Erasmo per un pic-nic; oltre che in bicicletta, l’isola può essere esplorata con i kayak, che permettono di raggiungere anche il vicino monastero di San Francesco del Deserto.


  • Contarini dal Zaffo: frequentato durante il Rinascimento da artisti e letterati, questo giardino si trova nei pressi di Sacca della Misericordia, a nord della città. Nonostante sia stato utilizzato nel secolo scorso come deposito, il giardino è stato ristrutturato e oggi è possibile rintracciare gli interventi settecentschi, come le fontane e il parterre delle rappresentazioni teatrali.

 

  • Fondazione Guggheneim: dopo aver vissuto a New York e Parigi, Peggy Guggheneim si trasferì a Palazzo Vernier dei Leoni, sul Canal Grande. La casa della mitica collezionista, oggi trasformata in museo, ospita una splendida collezione di arte contemporanea con pezzi di Picasso, Mondrian, Klee e Calder. Durante la visita, non si può tralasciare il giardino, dove si trovano strabilianti sculture e installazioni di Giacometti, Moore, Paladino (e tanti altri), oltre alla tomba di Peggy e dei suoi adorati cani. Durante l’estate, la fondazione organizza vari workshop all’aperto, per maggiori informazioni clicca qui.

 

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