Siria: a Damasco due attentati provocano oltre 50 morti

(GettyImages)

Due autobombe a sud di Damasco \Roma – Oltre mille kg di esplosivo: questo probabilmente il quantitativo utilizzato da coloro che hanno orchestrato la strage costata ieri la vita a 55 persone nel cuore di Damasco. La capitale della Siria è da mesi teatro di sanguinosi attentati terroristici e dopo una breve pausa durata meno di un mese, il sangue è tornato a scorrere tra le strade della città. Ieri mattina due autobombe sono esplose in una zona periferica a sud di Damasco provocando almeno  55 morti, tra cui molti bambini, ed oltre 300 feriti. Come precedentemente accaduto, anche in seguito a queste due esplosioni il regime e gli oppositori si accusano reciprocamente. Secondo la tv di stato ed il presidente Bashar al Assad si tratta di una strage che porta la firma di Al-Qaeda mentre, chi vorrebbe la fine del regime di Assad continua a sostenere la versione che dietro i morti di ieri ci sia la mano del governo. Continua comunque il lavoro degli osservatori ONU per accertare la situazione in atto in Siria e il generale Robert Mood, comandante della missione ONU, si è recato ieri sera sui luoghi della strage.

 

 

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