Egitto: scontri tra esercito e manifestanti, imposto coprifuoco

(GettyImages)

Venerdì di scontri in Egitto \Roma – La violenza è tornata alle stelle nelle strade del Cairo a poco meno di 20 giorni dal primo turno elettorale dell’era post Mubarak. Gli scontri sono iniziati mercoledì scorso quanto un gruppo di uomini armati non ben identificati hanno attaccato il sit in di oltre 2mila persone, in maggioranza salafiti,  di fronte il Ministero della Difesa che aveva lo scopo di contestare la giunta militare, momentaneamente al potere (qui info). Da quella mattina gli scontri ed i morti si sono susseguiti senza sosta e hanno portato a contrasti violenti anche con l’esercito. Nel corso della giornata di ieri i manifestanti hanno cercato di superare il cordone di polizia posizionato in piazza Abbassiya con lo scopo di raggiungere la sede del Ministero della Difesa, ma tale decisione ha provocato  l‘immediata reazione delle forze di sicurezza che hanno lanciato lacrimogeni per respingere i manifestanti. Le fonti che giungono dal Cairo non concordano sull’esito finale degli scontri. Secondo fonti mediche le vittime sarebbero almeno due a cui si vanno ad aggiungere quelle degli scontri dei giorni passati, almeno 12, mentre il Ministero della Salute egiziano ha comunicato che a seguito delle violenze di venerdì non ci sarebbero stati morti ma, solo 129 feriti. La situazione è ancora confusa al Cairo che attende con ansia l’arrivo del primo turno elettorale mentre, il Consiglio Supremo delle Forze Armate ha deciso di imporre il coprifuoco intorno alla zona del Ministero della Difesa.

 

 

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