Costa Concordia incidente: provvedimenti legislativi per salvaguardare aree protette

Il governo a lavoro per evitare futuri disastri naturali causa navi da crociera \ Roma – Una triste e un po’ macabra tradizione vuole che dopo ogni tragedia si ripetano due parole dall’aura quasi magica: “mai più!”. Se la tradizione è stata a rispettata dopo terremoti e catastrofi varie non poteva certo venir meno dopo il naufragio della Costa Concordia al Giglio: del resto è triste abitudine di questo Paese promettere  perfezione solo dopo aver toccato il fondo e così, ora che si inizia a tremare per il pericolo che un paradiso naturale come la riserva dell’isola del Giglio stia andando incontro alla catastrofe, le alte sfere Italiane si muovono per poter rispettare la tradizione del “mai più!”.

Il ministro per l’ Ambiente, Corrado Clini, nel corso della informativa al Parlamento sull’incidente alla Concordia, ha annunciato infatti l’avvio dei lavori del governo per un provvedimento legislativo volto a limitare il transito delle imbarcazioni nelle zone a rischio ambientale, o comunque troppo vicini alla costa: del resto il ministro si era da subito detto sconcertato circa la leggerezza con cui questi giganti del mare transitavano in zone degne di grandissima tutela.

Una legge sembra del resto oramai inevitabile anche perchè la società esige una risposta decisa dopo un simile evento e, dato il periodo di scarsa popolarità, il governo sembra intenzionato a dargliela in modo celere: la speranza è che, oltre che veloce, sia anche una risposta risolutiva.

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