Costa Concordia: rischi per l’ambiente/Roma-Il ministro dell’Ambiente Clini , durante l’informativa del governo sul naufragio della Costa Concordia di ieri, si è detto fortemente preoccupato per l’ambiente marino dell’isola del Giglio e delle aree circostanti. I fondali davanti alla costa hanno già subito un danno notevole e le condizioni meteo-climatiche dei prossimi giorni fanno prevedere un aumento delle onde che, oltre a complicare le operazioni di ricerca, potrebbe agevolare la discesa del gigante marino nella scarpata adiacente. Infatti, dopo l’ultima rotazione di un metro e mezzo della Concordia dalla posizione iniziale, la possibilità che ci possano essere ulteriori spostamenti dal suo equilibrio-instabile è ormai evidente. Qualsiasi operazione di recupero della nave ad una profondità dai 50 ai 90 metri (quella della scarpata) sarebbe piuttosto complicata, inoltre si rischierebbe la catastrofe ambientale.
Maurizia Marcoaldi