Costa Concordia: scatola nera, tempi lunghi per esaminare i dati

Tempi non brevi per esaminare la scatola nera \Roma – A distanza di sei giorni dal terribile naufragio della Costa Concordia, a poche centinaia di metri dall’Isola del Giglio, i dubbi sul perché e sul come l’incidente sia avvenuto sono ancora lontani dall’essere chiariti. Le testimonianze audio di quella terribile notte ci mostrano un capitano, Francesco Schettino, incapace di gestire la situazione mentre, i video che si rincorrono sul web testimoniano come il passaggio di queste mastodontiche navi, vicino alle coste più belle del nostro paese, sia un fatto ben noto a tutti.

Per scoprire errori e sbagli commessi quella tragica sera di venerdì 13 gennaio, bisognerà attendere l’esame della scatalo nera, recuperata nei giorni scorsi dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il Procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, che fin da subito si è opposto alla concessione degli arresti domiciliari per il comandante della nave, ha affermato che ci vorrà molto tempo prima che i dati contenuti nella scatola possano essere studiati ed analizzati. I tempi non saranno rapidi perché, a seguito dell’incidente probatorio, i dati dovranno essere estratti nel rispetto di vari adempimenti di garanzia, come la presenza del gip o avvisi alle parti in causa che a loro volta possono nominare altri consulenti. Nonostante la premessa di tempi piuttosto lunghi, l‘esame della scatola nera potrà gettare molte luci chiarificatorie su quanto avvenuto quella notte all’interno della lancia di comando e quali ordini sono stati dati.

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