Affondamento Costa Concordia: ricostruzione delle dinamiche dell’incidente

Costa Concordia (immagine dal web)

Costa concordia affondamento-Le dinamiche dell’affondamento della Costa Concordia accaduto ieri notte davanti all’isola del Giglio sono ancora tutte da chiarire. I vigili del fuoco hanno recuperato la “scatola nera” della nave e la procura di Grosseto ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di naufragio, disastro e omicidio colposo.

La nave da crociera salpa il 13 gennaio 2012 dal porto di Civitavecchia alle ore 19.00 in direzione Savona per una crociera nel Mar Mediterraneo.
Alle ore 21.30 la nave sta attraversando il corridoio di mare tra l’Isola del Giglio e Porto Santo Stefano, la rotta abitualmente seguita prevede che si navighi a 5 miglia dalla costa. Ma è anche usanza avvicinarsi, non a più di un km, per far salutare ai crocieristi i paesi illuminati dell’isola.
Improvvisamente un boato ed un black out a bordo, la nave avrebbe impattato nelle rocce Le Scole, un’area a poco meno di un chilometro dalla costa.
L’urto provoca una falla di circa 70 metri nello scafo.
La nave pur imbarcando acqua prosegue la navigazione sbandando di diversi gradi rispetto alla rotta ed il comandante decide di avvicinarsi all’Isola del Giglio, la poppa infatti ruota di 180° e si inclina, la nave infine si arena.
Al momento non ci sarebbero indagati.  Le ipotesi più plausibili circa le cause dell’urto della nave contro lo scoglio, secondo le stesse fonti investigative, sarebbero un “errore umano” o un guasto nella strumentazione. A Porto Santo Stefano è giunto il direttore della Costa Crociere, Gianni Onorato, che ha incontrato il comandante della nave, Francesco Schettino.
Gabriella Proietti

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