Maldive: spa a rischio chiusura, luoghi immorali per il Partito Islamico

Chiudere spa e centri benessere alle Maldive, luoghi immorali per i partiti islamici \ Roma – Se non bastasse il mare cristallino, le ricchezze del fondale marino e la soffice sabbia bianca a fare delle Maldive un vero e proprio paradiso in Terra, si può anche aggiungere che il vero must per chi si reca in vacanza in questi atolli è quello di sottoporsi a trattamenti benessere all’interno dei bellissimi e altrettanto lussuosi resort che costellano gli atolli. Nei giorni scorsi i fortunati che possono vantare di avere in programma un viaggio in questo luogo avevano tremato dalla paura, a causa della notizia che le spa ed i centri benessere di hotel e resort fossero prossimi alla chiusura. Centri massaggi, saune e  bagni turchi potrebbero infatti essere eliminati da tali strutture perché il partito islamico di opposizione Adhaalath è riuscito a far approvare, il 29 dicembre scorso, un decreto governativo che prevedeva la chiusura definitiva di questi luoghi, deputati al benessere di corpo e mente, in quanto visti come ambienti in cui si incentiva la prostituzione. Infatti secondo questo partito, di stampo conservatore islamista, le spa ed i centri benessere non sarebbero altro che bordelli e luoghi immorali che devono essere prontamente chiusi. Il decreto approvato dal Governo delle Maldive ha provocato l’immediata reazione del settore turistico e ampie critiche dai tour operator che fanno di questi bellissimi centri un vero must per una vacanza negli atolli dell’Oceano Indiano. Le proteste sono state talmente forti che, a distanza di qualche giorno, il Ministero del Turismo delle Maldive ha annunciato l’intenzione di rivedere l’attuazione del decreto ed il Governo  sembra essere intenzionato a lasciare la gestione dei centri direttamente ai resort turistici. La questione rimane però ancora aperta ed il futuro di centri benessere e spa sempre più a rischio.

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