Eventi | Sarzana: Festival della Mente, va in scena la creatività

FESTIVAL MENTE SARZANA 2011/Roma-Il Festival della Mente, giunto quest’anno all’ottava edizione, è una kermesse culturale dedicata alla creatività. La manifestazione, che avrà luogo tra il 2 il 4 Settembre, avrà un focus particolare sulle tematiche sociali e raccoglierà circa sessanta pensatori tra filosofi, architetti e registi. Durante ogni giornata verranno organizzati decine di incontri (ogni intervento è creato ad hoc per il festival) nei luoghi simbolo del borgo ligure come la Cittadella Firmafede, il Chiostro di San Francesco e Piazza Matteotti. Tra gli ospiti di quest’anno interverranno l’artista Giuseppe Penone, l’architetto Enzo Mari, il sociologo Zygmund Baumann, la poetessa Patrizia Cavalli, l’attore Pippo Delbono, la filosofa Luce Irigaray, lo storico Alessandro Berbero e molti, moltissimi altri. Per prendere parte alle conferenze, è necessario acquistare un biglietto (i prezzi vanno dai 3,50 ai 7 euro): visto l’enorme successo della manifestazione, è consigliabile prenotare ogni incontro in anticipo. Il Festival della Mente dedica anche quest’anno diversi appuntamenti ai ragazzi e ai bambini; attraverso workshop creativi, cacce al tesoro e spettacoli, i più piccoli potranno imparare a pensare in modo autonomo divertendosi. Per conoscere il programma del festival e prenotare i biglietti, è possibile consultare il sito www.festivaldellamente.it .

 

Quanto alle informazioni pratiche, per raggiungere Sarzana si può viaggiare in auto sulla A12 (Genova-Livorno, uscita Sarzana) o in treno/bus partendo da Livorno. Per quanto riguarda l’alloggio, è possibile scegliere tra diversi alberghi, agriturismi e bed and breakfast (per una lista completa, consultare il sito del Festival); chi dispone di una tenda può soggiornare anche presso il camping locale. Durante la manifestazione, tutti i ristoranti e gli agriturismi del borgo sono aperti; tra i diversi locali, vale la pena assaggiare le delicatezze dell’L’Osteria Panzallegra’, segnalato anche col marchio ‘slow-food’.

 

Cristina Mauri

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