News | Unesco; 7 nuovi siti per l’Italia dichiarati Patrimonio dell’Umanità

 

ACCOLTA LA CANDIDATURA DALL’UNESCO, I MONUMENTI DI ORIGINE LONGOBARDA DIVENTANO PATRIMONIO DELL’UMANITà \Roma – A distanza di tre anni dalla candidatura ufficiale presentata dal governo, la commissione dell ‘Unesco ha finalmente inserito, nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità del 2011, i monumenti di origine longobarda che ricoprono la penisola italiana; sette località nostrane, gioielli dell’arte e dell’architettura che recano evidenti tracce del passaggio della civiltà dei Longobardi in Italia.

Le sette località sono state riunite in un unico sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, con lo sopo di costruire un vero e proprio  percorso turistico che prende il via dal Friuli Venezia Giulia, per arrivare fino alla Puglia, percorrendo in questo modo tutto lo stivale italiano sulle orme dei Ducati longobardi più importanti, che costituirono quella che ad oggi è stata definita come la prima nazione italiana.

Vediamo ora quali sono le località entrate a far parte della famosa e prestigiosa lista dell’Unesco.

Accanto ad Aquileia ed alle Dolomiti già Patrimonio dell’Umanità entra in questa lista il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli, in provincia di Udine. Uno degli edifici più conosciuti realizzati la tarda età longobarda. Oggi i resti del Complesso Episcopale sono stati rinnovati e la struttura ospita il Museo Archeologico Nazionale, dove si possono ammirare i corredi funebri delle necropoli longobarde cividalei.

Da Udine a Brescia con il Complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia, un incredibile complesso monastico edificato dal Duca Desiderio prima della sua nomina a monarca, che ingloba anche il Monastero femminile ed il nucleo capitolino romano.

Terzo sito è il Castrum di Castelseprio – Torba un bellissimo esempio di architettura militare longobarda, situata all’esterno delle mura che circondavano l’antico borgo alto-medievale e affiancata dalla incantevole Chiesa di Santa Maria foris portas.

Scendendo verso il centro dell’Italia incontriamo il Tempietto del Clitunno a Campello, in provincia di Perugia, un piccolo e prezioso edificio longobardo. Nonostante la forma a tempio è in realtà una chiesa dedicata a San Salvatore la cui costruzione iniziò intorno al V secolo d.C. e il cui successo durò nei secoli tanto che durante il Rinascimento fu oggetto di attrazione per molti grandi architetti.

Sempre nel centro Italia ma, a Spoleto si trova un altro sito Unesco ovvero la Basilica di San Salvatore che è non solo molto ben conservata, ma ha anche un eccezionale valore artistico in quanto fu costruita secondo lo stile romano classico e presenta, sia all’interno sia all’esterno, significativi frammenti di decorazione architettonica antichi uniti ad elementi decorativi scolpiti dai lapicidi medievali.

Dopo aver seguito l’itinerario longobardo dal freddo nord si giunge nel sud Italia con la Chiesa di Santa Sofia a Benevento e  con l’annesso Chiostro oggi adibito a Museo del Sannio. La chiesa è probabilmente la struttura longobarda meglio conservata e  presenta sulle pareti le rappresentazioni dei cicli pittorici altomedievali con affreschi che testimoniano la cosiddetta pittura beneventana.

Dulcis in fundo il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, il più importante luogo del culto micaelico, costruito nel VII secolo dai Longobardi e che divenne il modello per centinaia di santuari costruiti nel resto dell’Europa come per il famoso Mont-Saint-Michel tra la Bretagna e la Normandia.

L’Italia occupa un posto di primissimo piano nel prestigioso elenco dell’Unesco grazie alla presenza cospicua di monumenti, siti archeologici, e bellezze naturalistiche e da oggi, con l’ingresso di queste sette località, il nostro bel paese arriva a possedere ben 46 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Federica Fralassi

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