Guida | Treviso, perla del Veneto

GUIDA TREVISO VENETO / TREVISO – Nel bel mezzo della pianura veneta sorge una città abitata da poco più di 80 mila abitanti, Treviso. Anticamente denominata Tarvisium, è una città situata a nordovest della penisola italica. Economicamente basata su di un sistema agricolo, industriale e turistico, è conosciuta per la produzione di carta e ceramica. A prima vista sembrerebbe soffrire della sua prossimità con Venezia dal punto di vista turistico, ma grazie ai prezzi più accessibili si sta rendendo sempre di più una città chiave per la regione. La sua atmosfera di tranquillità la rende bella nella sua semplicità e vale la pena di visitarla almeno per un giorno se passate da quelle parti.

Ricostruita e restaurata dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha un centro caratterizzato da una serie di strade a forma di serpentina  intersecate da canali, con numerose arcate nei passagi pedonali. Nei dintorni basta alzare lo sguardo per ammirare le decorazioni che impreziosiscono le case con un tocco artistico oltre che artigianale. Denominata come Città d’acque, Treviso sta a Venezia come Utrecht sta ad Amsterdam. Una bellezza naturale in cui tutto è più piccolo e in cui tutto è più alla mano. Circondata da mura che la difendono, è anche famosa per aver dato i natali alla famiglia Benetton e nella sua provincia con calciatori come il giovane Andrea Poli o il ben più esperto Alessandro Del Piero. Il centro è piccolo e si raggiunge camminando 10 minuti dalla stazione ferroviaria. Il fulcro centrale è la Piazza dei Signori, dove si può ammirare il Palazzo dei Trecento; la piazza venne in parte ricostruita dopo il bombardamento americano del 1944, ed  è circondata da bar e caffè con terrazzini. Altro luogo interessante è la Piazza del Duomo, dove si trova la cattedrale di San Pietro. Costruita nel XVI secolo, famosa per le sue sette cupole e per la forma un po’asimmetrica, è dotata di una cripta  decorata con affreschi medioevali. Nelle vicinanze Piazza Rinaldi, che si differenzia dalla piazza del Duomo per il suo schema ben più simmetrico, e per essere appartenuta alla famiglia che dà il nome alla piazza.

Un nome sicuramente da ricordare una volta che visitate la città è quello di Tommaso da Modena, artista del quattordicesimo secolo che con la sua eleganza ha riempito di colori la città veneta. Suoi i 40 ritratti di domenicani nella Sala capitolare del convento di San Niccolò, famoso per il suo campanile oltre che per essere uno dei rari casi di architettura gotica di tutta la nazione italiana; Suoi anche gli affreschi sui pilastri dell’attigua chiesa, come San Gerolamo e Sant’Agnese. Tra le numerose chiese da non perdere quella di San Francesco. Costruita da una comunità mandata proprio dal “poverello di Assisi” nella città veneta agli inizi del 1200. L’architettura è di transizione tra il romantico e il primo gotico.

Insomma basterà  fare un giro pedonale per il centro storico per ammirare l’architettura tipica dell’epoca. Ma Treviso non offre solo un sapore di antichità, ha sorprendentemente anche un lato più moderno che segue il ritmo delle migliori città europee. La città dispone dal 2006, grazie all’ architetto Paolo Portoghesi, del Quartiere Latino, nato dalle fondamenta di un ospedale ormai in disuso. Si è trattato un recupero dello stile originale armonizzato con elementi di stile del design moderno. L’elegante complesso comprende la Piazza dell’Umanesimo Latino e le sedi universitarie Degli Studi di Padova e della Ca Foscari di Venezia. Dall’altro lato del vecchio ospedale si trova un antico distretto militare; a dividere i due spazi, un ponte pedonale in legno progettato dallo stesso Portoghesi.

Treviso oltre ad essere una splendida cittadina, è molto facile da raggiungere, grazie al suo piccolo aeroporto internazionale, sede di molti viaggi della compagnia low cost  Ryanair. Non siete convinti? Leggete questi versi allora: “…e dove Sile e Cagnan s’accompagna, tal signoreggia e va con la testa alta, che già per lui carpir si fa la ragna…”. Provengono dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, che trascorse parte del suo esilio proprio nella Città delle Acque. Il Sile ed il Cagnan sono due dei quattro fiumi che bagnano la città, in compagnia de il Botteniga e lo Storga. Insomma, Università, chiese, canali, vicoli, arte e cultura…non pensateci due volte!

Gerson Thierry Seregni

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